Sono celiaca: posso avere un bambino? L’intolleranza al glutine può causare problemi? La celiachia aumenta il rischio di infertilità? Tutti quesiti legittimi quando la celiachia è donna. E allora proviamo a fare chiarezza, analizzando il delicato tema “celiachia e gravidanza“.

Celiachia e gravidanza

Una premessa è assolutamente doverosa: oggi, anche grazie alla crescente informazione sul tema, i casi di celiachia vengono diagnosticati molto più facilmente sempre più precocemente. Questo consente ai celiaci di eliminare il glutine dalla dieta e, di conseguenza, di eliminare anche i disturbi che esso comporta.
Nelle donne, che rappresentano la maggioranza dei celiaci, diagnosi precoce e cura diventano fattori determinanti  dal momento che celiachia fertilità e gravidanza sono condizioni che possono essere fortemente interconnesse.

La celiachia può aumentare il rischio di infertilità?

Purtroppo, se non diagnosticata e curata, la celiachia può causare sterilità e infertilità, ovvero l’incapacità a concepire e la difficoltà a portare a termine una gravidanza.
Gli squilibri nutrizionali causati dall’azione dannosa del glutine sull’intestino tenue, incapace di assorbire fondamentali sostanze nutritive, possono interferire significativamente con la capacità dell’embrione di attecchire. Ciò comporta un notevole aumento del rischio di aborto spontaneo. Secondo alcuni studi, in caso di celiachia non diagnosticata o non correttamente trattata, la donna incorre in un rischio da 3 a 9 volte maggiore di aborto spontaneo nelle prime settimane di gravidanza.

Quanto tempo dopo la diagnosi di celiachia posso concepire?

Un’altra questione che preoccupa le donne a proposito di celiachia e gravidanza, riguarda i tempi giusti che devono intercorrere tra la diagnosi di celiachia ed un possibile concepimento. La risposta fa sostanzialmente riferimento ai tempi necessari all’organismo per ristabilirsi completamente dai danni provocati dal glutine e dalla conseguente alterazione nutrizionale. Ad oggi, nonostante le ricerche farmacologiche a supporto della dieta gluten free, l’unico rimedio alla celiachia è una dieta di esclusione. Eliminando dalla dieta il glutine, in poco tempo i sintomi della celiachia regrediscono. Tuttavia, per una gravidanza serena, è preferibile attendere almeno sei mesi. Magari, se necessario, facendo precedere al concepimento l’integrazione di minerali e l’assunzione di acido folico.

Cosa succede se scopro di essere celiaca dopo il concepimento?

Una questione che desta grande preoccupazione riguarda poi l’eventualità che la diagnosi di celiachia possa sopraggiungere nel momento in cui la gravidanza è già in corso. Superato il problema celiachia sterilità, restano i problemi legati alla corretta formazione del feto e alla serena gestazione. In tal caso, assodato il fatto che bisogna immediatamente eliminare il glutine dalla propria alimentazione, sarà il medico a stabilire se sussistono problemi dovuti al malassorbimento di nutrienti e se occorre prescrivere degli integratori. Inoltre saranno probabilmente consigliati monitoraggi ecografici un po’ più frequenti rispetto alla norma per verificare lo stato della placenta e i progressi nella formazione del feto.

Gravidanza e celiachia: diagnosi precoce vs diagnosi tardiva

Ricerche e osservazioni nel corso del tempo hanno rilevato che non vi sono particolari rischi per i bimbi nati da donne celiache che osservano una dieta priva di glutine. Mentre è stato rilevato, tra gli altri, un aumento di casi di ritardo nella crescita intrauterina, nascite premature e minore peso alla nascita, nel caso di bambini nati da donne celiache non diagnosticate prima della gravidanza.
Si può quindi dire che la celiachia non rappresenta un problema per la gravidanza. Invece può rappresentare un serio problema la celiachia non diagnosticata.